Viaggio lento: Il Giappone e l’architettura
metabolista
Corso N°52 – Docente: Dott.ssa Anna GAMBERINI
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale l'architettura moderna non sembrò più in grado di rispondere alle esigenze della società. I suoi canoni razionali e universali si dimostrarono inadeguati a soddisfare la realtà sociale ed economica del dopoguerra, alimentando le critiche e stimolando la nascita di nuove ricerche architettoniche.
In Giappone, Paese duramente provato dagli eventi della guerra, nacque il Metabolismo, un'avanguardia - la prima non europea - animata dal desiderio di promuovere un'architettura e un'urbanistica ispirate ai processi e alle trasformazioni della natura. Il Metabolismo si concentrò su strutture flessibili e adattabili, visivamente e culturalmente rivoluzionarie.
Fra progetti mai realizzati ed edifici futuristici diventati simbolo dell'architettura contemporanea, il Metabolismo cercò di proporre un modello alternativo di città, con l'intento di incoraggiare un nuovo ordine sociale che permettesse di migliorare la vita dell'uomo e di accompagnare le società degli Anni 60 nella delicata transizione all'età postindustriale.
Nel nostro corso faremo un viaggio lento e curioso attraverso città più o meno grandi del Giappone, alla ricerca delle tracce di un'architettura che nacque per essere utopia.
Breve introduzione all'architettura moderna
Dopo l'architettura moderna: il Giappone e la nascita del Metabolismo
Progetti per un mondo futuro: edifici bambù, città galleggianti e città sospese
Dall'utopia alla realtà: architetture modulari (Tokyo, Kofu, Sagae, Yamagata, Osaka); la vita in una capsula (Tokyo, Osaka, Mozawa); suolo artificiale (Sakaide); gruppo-forma (Tokyo).
Calendario delle lezioni Mercoledì A
Orario 15,00 - 17,00 (3 lezioni)
Gennaio 2026 28 Febbraio 11-25